Caro Storace,
torno adesso dalla
manifestazione per la festa della Liberazione e penso che anche lei dovrebbe, come tutti noi, ringraziare
quelli che combatterono e morirono allora per la libertà. Anche per la
sua libertà di dire stupidaggini, di dire che non c'è niente da
festeggiare il 25 Aprile. Questo 25 Aprile e tutti quelli che verranno,
continueremo, ostinatamente, a festeggiarla, la libertà. La nostra come
la sua, caro Storace.
Marco oggi ha chiesto ai nonni di raccontargli cosa ricordavano della seconda guerra mondiale e perchè si festeggiava oggi. La maestra gli ha parlato della guerra, di come i bambini della sua età vivevano in quel periodo e domani visiterà il rifugio che si trova sotto la sua scuola. Marco è in prima elementare, adora tutto quello che è lotta sanguinaria, battaglie e tutto quello che di violento i cartoni gli trasmettono ma sui racconti dei nonni non ha scherzato... sulle bombe vere che cadevano, sull'impossibilità di giocare libero nei parchi si è fermato a pensare....
RispondiEliminaUn abbraccio Paolo, Renata